FIRENZE – Avrebbero estorto denaro a due fratelli, titolari di una ditta fiorentina di ortofrutta, costringendoli a saldare i loro debiti con minacce e vantando i loro contatti con la ‘ndrangheta.
Per questo 5 persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza, in esecuzione di altrettante misure di custodia cautelare, tre in carcere e due ai domiciliari, disposte dal gip Francesco Bagnai su richiesta della Dda di Firenze. I reati contestati sono estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso e bancarotta preferenziale.
In tutto sono indagate 10 persone: in manette è finito un imprenditore di Bergamo, titolare di una ditta di import-export di frutta, e i suoi presunti ‘emissari’, entrambi di origine calabrese che avrebbe assoldato per riscuotere i debiti che vantava dalla ditta di Firenze.
Secondo quanto emerso dalle indagini, gli estorsori avrebbero convinto le vittime a pagare presentandosi come un gruppo organizzato formato da pericolosi ‘ndranghetisti o comunque come persone legate alla mafia calabrese, ai cui esponenti dovevano rendere conto. In questo modo avrebbero estorto ai due imprenditori fiorentini circa 70mila euro.