FIRENZE – Dopo i rumors che lo davano per morto e varie vicissitudini, tra cui il mancato finanziamento da parte del Mibact, Musica dei Popoli, la storica rassegna dedicata alla musica dal mondo, resiste e torna con una 42/a edizione “In Viaggio” in programma all’Auditorium Flog e in altri luoghi della città dal 30 settembre al 16 dicembre.
In programma quindi una selezione di concerti ridotta rispetto agli anni scorsi con proposte che accomunano tradizione, intesa nel senso più ampio del termine, e contemporaneità e con l’obiettivo di continuare a stimolare la conoscenza di musiche e tradizioni “altre”.
Dopo un’anteprima con il ballo Swing Lindy Hop Anni ’30 della decana afro-americana Norma Miller (30/9) e i veterani del reggae giamaicano The Congos (3/11), da stasera il festival entra nel vivo con la prima di due serate dedicate a Thelonious Monk, genio assoluto del piano jazz, di cui quest’anno ricorre il Centenario della nascita. “It’s Monk time!” propone quindi due progetti originali, con due protagonisti assoluti del ‘piano solo’: si parte stasera al Teatro di Rifredi con lo statunitense Uri Caine “plays Monk”, il secondo appuntamento e per mercoledì 6 dicembre in Sala Vanni con Franco D’Andrea e le sue “conversations with Thelonious”.
In cartellone anche l’italianissima pizzica tarantata del Canzoniere Grecanico Salentino (1/12), il sofisticato cantautorato di Cristina Donà (9/12), l’Afro-beat di Tony Allen che partendo dalla sua Nigeria ha diffuso il genere il tutto il mondo (15/12) e il gran finale con le formazioni cosmopolita dei Terrakota e dei Surealistas con il loro messaggio contro ogni confine, sia umano che musicale (16/12).
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