BAGNO A RIPOLI (FI) – Tutti da chiarire ancora i contorni della morte di Roberto Neri, 53 anni. Per adesso di certo c’è soltanto il fatto che per estrarre il poveretto da sotto le ruote dell’autobus numero 8, ci sono voluti i vigili del fuoco.
I pompieri hanno consegnato il corpo straziato dalla ruota al personale del 118, ma i traumi interni riportati nell’investimento erano troppo gravi
L’uomo abitava proprio sopra il capolinea dell’Ataf. Secondo le prime ricostruzioni, effettuate attraverso i racconti di alcuni testimoni oculari, l’uomo sarebbe sceso per strada per protestare con il conducente di quel bus. In particolare, lo avrebbe accusato di aver lasciato il motore acceso durante la sosta, diffondendo rumore e smog intorno, fin dentro le palazzine che si affacciano sulla fermata.
Al momento si sa che il conducente dell’autobus è partito, rispettando la tabella di marcia, ha fatto la manovra di svolta a 90 gradi. Alcuni testimoni sostengono che in quel momento l’uomo stesse continuando nelle sue proteste e battendo i pugni contro una delle porte laterali dell’autobus. Insultando l’autista.