PIOMBINO – Il Governo deciderà oggi se staccare la spina ad Aferpi o dare ancora credito ai tentativi della società, controllata dal gruppo algerino Cevital, di rilanciare l’attività industriale della ex Lucchini di Piombino, rilevata dall’amministrazione straordinaria. La pazienza del Mise sembra agli sgoccioli, scrive il Sole 24ore, così come la credibilità del gruppo algerino.
Ieri il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda ha incontrato i sindacati per illustrare la posizione del Governo. Tutti concordano sul fatto che la stagione Aferpi è al capolinea: secondo quanto riferito da Marco Bentivogli, leader della Fim, la società avrebbe presentato al Mise una lettera d’intenti in cui esplicita di avere trovato un partner cinese per costruire un forno elettrico e riavviare l’altoforno.
Uno scenario che ha suscito perplessità. Il ministro Calenda ha riferito ai sindacati che attende chiarezza su partner e capacità di investimento reali entro oggi, altrimenti si procederà alla risoluzione, anche se una brusca separazione sembra complessa per ragioni giuridiche ed economiche