CAMPI BISENZIO – “L’incenerimento dei rifiuti è solo un affare milionario per le aziende private, che non ha nulla con la tutela dell’ambiente e anzi fa da tappo alle buone pratiche. C’è un patto d’acciaio tra l’industria sporca e il ceto politico che governa l’area fiorentina. ma qualcosa sta iniziando a scricchiolare”.
A parlare è Rossano Ercolini, presidente dell’associazione Zero Waste Europe e vincitore 4 anni fa del prestigioso Goldman Environmentale Prize, il “nobel per l’Ambiente”, nel giorno in cui si apre a Campi Bisenzio una tre giorni dedicata al confronto tra le esperienze nazionali ed internazionali che in tema di smaltimento della spazzatura hanno provato a seguire la strategia “rifiuti zero” (dalle 17 a Villa Montalvo).
Tra gli ospiti dell’evento promosso da ZeroWaste Europe, Mamme No Inceneritore e Anpas, decine di sindaci e amministratori locali – rappresentanza delle 60 realtà (su oltre 270 Comuni aderenti). Tra i presenti saranno il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, quello di Livorno Filippo Nogarin, l’assessore all’ambiente del Comune di Roma Pinuccia Montanari, il responsabile Anci nazionale per i rifiuti Ivan Stomeo. Non ci sarà il sindaco e presidente della città Metropolitana di Firenze, Dario Nardella, che uno dei più importanti sostenitori dell’inceneritore.
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“Lo abbiamo invitato ma ci hanno detto che ha un altro impegno” spiega Ercolini, che avrebbe voluto rispondere al sindaco metropolitano che pochi giorni fa aveva parlato di “assenza di alternative all’incenerimento”. “Le alternative ci sono – dice Ercolini – nella nostra tre giorni dimostreremo che del 30% dei rifiuti non differenziati, un 20% può essere ancora selezionato e recuperato. Rimane un 10% che può andare in discarica senza bisogno di essere incenerito, con vantaggi sia per l’ambiente che per la longevità delle discariche”.
La battaglia non è ancora persa, e Ercolini di dice ottimista: “L’inceneritore non è ancora partito, sul progetto pende la decisione del Consiglio di Stato, dopo che il Tar ci ha già dato ragione”. Dalla sua, il movimento no inceneritore può contare poi su nuovi alleati: non solo il sindaco di Sesto Fiorentino, ma ora anche quello di Campi Bisenzio Emiliano Fossi. “Da Campi aspettiamo ancora che sottoscriva il protocollo “zero waste” – aggiunge – e vediamo come si muoveranno gli altri comuni della Piana: speriamo che si rifiuti non siano solo un problema ma un risorsa, che va sfruttata e non bruciata”.
