FIRENZE – La bioetica, il biodiritto, la biopolitica: le più moderne innovazioni in campo medico, dalle cellule staminali alla maternità surrogata, a confronto con la pluralità di culture e confessioni religiosi presenti nella nostra società. Sono questi i temi del corso destinato agli operatori in campo sociale e sanitario, ma anche aperto alla cittadinanza, che si terrà all’Auditorium Stensen con 11 incontri dal 14 ottobre al 17 febbraio.
Il ciclo di appuntamenti, organizzato dalla Fondazione Stensen, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Regione Toscana e curato dal dottor Alfredo Zuppiroli si intitola “Bioetica, Biodiritto e Biopolitica in una società plurale”. Obiettivo è non soltanto informare, ma proporre un metodo che consenta di gestire questi temi e interrogarsi indipendentemente da quella che è la nostra estrazione culturale e religiosa. Il corso prevede due sessioni introduttive, sabato 14 e 21 ottobre, e nove appuntamenti che si articoleranno in incontri con docenti ed esperti, aperti al pubblico, seguiti da laboratori destinati ai soli operatori e addetti ai lavori.
Parallelamente agli incontri, tre appuntamenti in cui film e libri aiuteranno a riflettere ulteriormente sul tema. Si parte sabato 28 ottobre alle 15.30 con ‘Non lasciarmi’ di Mark Romanek (Usa/Gb 2010, 103′), film che si interroga sulle possibili conseguenze del progresso scientifico sul piano esistenziale, tratto dall’omonimo romanzo del premio Nobel Kazuo Ishiguro. Si prosegue sabato 18 novembre alle 15.30 con ‘La custode di mia sorella’ di Nick Cassavetes (Usa 2009, 109′). Film tratto dal romanzo di Jodi Picoult, indaga i confini etici della cura nel delicato equilibrio tra scienza, leggi, affetti e libertà. E poi sabato 3 febbraio, sempre alle 15.30, discussione sul libro ‘La ballata di Adam Henry’ di Ian McEwan, storia di un caso molto complesso che pone in gioco diritto, religione, autodeterminazione, doveri medici e ruolo dello Stato.
Ascolta l’intervista ad Alfredo Zuppiroli >>