Cultura

‘Pepe Mujica: Fragil Equilibrio’, il film per riflettere sulle nostre contraddizioni

today09/10/2017

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FIRENZE – Uno sguardo su un’umanità lacerata da contraddizioni profonde e un invito a riflettere sul senso del cammino intrapreso, ripensando alla necessità di relazioni sostenibili tra gli individui stessi e il loro quotidiano. È quello proposto da “Pepe Mujica: Fragil Equilibrio”, film di Guillermo Garcia Lopez, in  proiezione in prima nazionale domani sera (ore 21.15) al Cinema Odeon.

“Nel 2013 mi trovavo in Uruguay perché mia sorella abitava lì e rimasi molto colpito dall’entusiasmo con cui la gente parlava di una figura politica come Pepe Mujica – ha raccontato il regista – Quando ascoltai il suo celebre discorso all’ONU capii perché: era un politico che finalmente parlava di cose umane, di amore, di vita e di libertà. Il suo discorso mi sembrò subito molto cinematografico e sentii il desiderio di raccontarlo in un film. Lui è abituato a riempire gli stadi e a parlare di fronte alle platee. Con questo film è rimasto molto sorpreso, perché ha trovato un nuovo modo di comunicare il suo messaggio. Per noi è stato molto emozionate sentirglielo dire”.

Impiegati giapponesi intrappolati nella macchina produttiva di grandi aziende; migranti sud-sahariani che dal monte Gurugù, nei pressi di Melilla, ogni giorno sfidano la morte nel tentativo di raggiungere l’Europa; famiglie spagnole distrutte dalla recessione, costrette a lasciare le proprie case in seguito alla speculazione immobiliare. Il film mostra, sulle parole dell’ex presidente uruguayano Pepe José Mujica, il cui pensiero mette fortemente in discussione molti aspetti della società contemporanea, tre storie di contraddizioni che si sviluppano in diverse parti del mondo, in contesti socioculturali differenti ma che sarebbe possibile incontrare in qualsiasi altra cultura.

Il film è in proiezione versione originale spagnolo con sottotitoli in italiano, in collaborazione con il festival CinemAmbiente di Torino (dove ha vinto il Premio del pubblico).

Scritto da: Redazione Novaradio


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