FIRENZE – All’Odeon e allo Stensen da lunedì 2 ottobre è in proiezione in versione restaurata in 4K Blow-Up, il capolavoro di Michelangelo Antonioni.
Realizzato nel 1966 e girato a Londra, Blow-up è stata la prima pellicola in inglese diretta da Antonioni, co-autore anche della sceneggiatura insieme a Tonino Guerra; prodotto da Carlo Ponti, il film ha riscosso a sorpresa un clamoroso successo internazionale e si è aggiudicato la Palma d’Oro al Festival di Cannes e la nomination all’Oscar per la miglior regia.
La storia è quella di Thomas, un giovane e brillante fotografo londinese, passeggiando per caso in un parco pubblico scatta delle foto ad una misteriosa ragazza che si trova in compagnia di un uomo; lei, però, quando se ne accorge lo segue fino a casa e fa di tutto per sottrargli il rullino. Incuriosito, Thomas sviluppa i negativi, e ingrandendo le immagini si rende conto di avere tra le mani le prove di un omicidio.
L’importanza del film, al di là dei riconoscimenti di pubblico e di critica, viene confermata dalla storia delle sue interpretazioni. In fondo, Blow Up è uno dei film sul cui significato i critici si sono più esercitati: metafora dell’incipiente contestazione del Sessantotto, saggio filosofico sull’immagine e la sua riproduzione, autoanalisi d’artista, poesia sul cinema e sulle sue potenzialità, film d’autore travestito da opera hitchcockiana, sono soltanto alcune delle letture interpretative sorte intorno alla pellicola. Ancora più importante è stata l’influenza esercitata dal film sul cinema successivo: quella figurativa su A Clockwork Orange di Stanley Kubrick, quella teorica su Blow Out (1981) di Brian De Palma, quella narrativa su Profondo rosso di Dario Argento (che utilizza David Hemmings in forma di “citazione vivente”).
Il film verrà proiettato in collaborazione con la Cineteca di Bologna (in versione originale con sottotitoli in italiano) all’Odeon Lunedì 2 e Lunedì 9 (ore 21) e allo Stensen Lunedì 2 (ore 18.50) e Martedì 3 (ore 21).