FIRENZE – Diecimila nuovi alberi entro la fine del mandato (nel 2019), di cui 3.000 tra ottobre e la prossima primavera. E’ piano per il rinnovo del verde pubblico del Comune di Firenze.
Dopo le polemiche per i tagli che negli ultimi due mesi hanno “desertificato” intere porzioni di città – da viale Corsica a viale Belfiore, da piazza san Marco a piazza della Stazione – la giunta comunale vara la “pars construens”, presentando il piano di ripiantumazioni definito “onda verde”. Obiettivo dichiarato, anche rendere il patrimonio arboreo “più robusto” e “più adatto a rispondere al cambiamento climatico”. “Saremo una delle poche città italiane – ha detto il sindaco Dario Nardella – a rispettare la legge che impone un nuovo albero per ogni nuovo nato”.
Per riuscire a rispettare quella legge (entrata in vigore nel 2013 ma in teoria approvata per la prima volta nel 1992) Firenze dovrebbe anche recuperare gli anni perduti. Per cambiera rotta, però stavolta le risorse ci sono. Tre milioni di euro sono quelli a disposizione per il solo 2017, secondo i conti del Comune: in parte sono stati utilizzati per interventi già realizzati, altri partiranno a ottobre o nei prossimi mesi.
Non solo nuovi alberi da piantare, nel piano de Comune, ma anche una rinnovata attenzione ai parchi “di prossimità”: il 7 ottobre sarà inaugurato il nuovo giardino Torcicoda, poi sarà la volta del giardino Lippi.
Gli abbattimenti degli alberi negli ultimi due mesi – oltre 300 piante – hanno provocato proteste e anche episodi di tensione con residenti e ambientalisti. La scorsa settimana la procura ha aperto un fascicolo di indagine per verificare se le operazioni di taglio si siano svolte rispettando tutte le norme e le procedure del caso.
“Noi procediamo con urgenza solo quando c’è, come è avvenuto, il rischio della caduta di un albero, quindi la salute pubblica dei cittadini – ha precisato il sindaco – quanto a tutto il resto noi abbiamo una programmazione come si deve in città”.