GROSSETO – Agli arresti domiciliari, in esecuzione di una misura di custodia cautelare, un poliziotto in servizio alla questura di Grosseto: i reati ipotizzati, spiega una comunicato della procura del capoluogo che ha coordinato l’inchiesta, sono detenzione a fine di spaccio e cessione di stupefacenti, commercio di farmaci anabolizzanti attraverso canali diversi dalle farmacie, detenzione abusiva di armi, ricettazione, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione e utilizzazione del segreto di ufficio.
Gli arresti sono scattati per l’assistente capo della polizia di Stato Stefano Giglio, 47 anni, fiorentino, in servizio all’ufficio volanti di Grosseto. Le indagini, spiega sempre la procura nella nota, avrebbero consentito di ricostruire come, nel corso del 2016, il poliziotto avrebbe “ricevuto da più persone, tra cui anche extracomunitari e ceduto “sostanze stupefacenti e in qualche caso anabolizzanti.
Accertata inoltre la detenzione illecita di munizionamento nonché l’indebita rivelazione a terzi di notizie coperte da segreto di cui l’assistente capo era a conoscenza in ragione del proprio ufficio”. In una circostanza sarebbe poi anche emerso che “l’indagato aveva prodotto atti falsi incolpando un cittadino extracomunitario di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, pur sapendolo innocente”.