LIVORNO – “Non è il momento della polemica ma del lavoro. Siamo al lavoro per cercare i dispersi, liberare le strade dal fango. E abbiamo quattro ponti completamente spazzati via dall’acqua. A tempo debito si parlerà anche di tutto il resto”.
Non vuole tornare sulla querelle sull’allerta meteo con la Regione Toscana, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, stamani ai microfoni di Novaradio, facendo il punto sulla situazione a poco più di 24 ore dal nubifragio che ha devastato la città nella notte tra sabato e domenica.
>>> Ascolta l’intervista al sindaco di Livorno Filippo Nogarin stamani a Novaradio
In città, dove oggi tutte le scuole sono chiuse, le operazioni per il ritorno alla normalità non si sono mai fermate, così come le ricerche in mare dei due dispersi. Si lavora per il ripristino della corrente elettrica, e per dare a breve una sistemazione alle circa 30 persone sfollate che ieri notte hanno dormito al PalaModigliani. Sul fonte viabilità, riaperta la FIPILI, mentre è interrotta ancora la statale SS1 Aurelia in due tratti, nei pressi di Stagno e di Antignano, con traffico deviato sulla viabilità cittadina.
Le vittime accertate in città sono sei: quattro componenti della famiglia Ramacciotti (il padre Simone, la mamma Glenda, il figlio Filippo di 4 anni e il nonno Roberto) in un appartamento seminterrato di via Nazario Sauro, Raimondo Frattali (70 anni) e Roberto Vestuti (74). A loro si aggiunge Matteo Nigiotti (21 anni), deceduto in un incidente stradale causato dal maltempo sulla via Emilia.
Oggi è atteso l’arrivo in città del ministro dell’ambiente Gianluca Galletti: “La città è in ginocchio, ci aspettiamo la proclamazione dello stato di emergenza – dice ancora Nogarin, che spiega: “Servirà a dare risposte concrete ad un territorio già di per sé di crisi economica complessa, che ora fa i conti con un evento meteo che mai si era visto, con 230 millimetri di pioggia caduti in 3 ore”. Quello cui pensa il sindaco sono fondi per le attività economiche danneggiate e risorse per ricostruire le infrastrutture. “La zona sud è devastata, non esiste – prosegue – ci sono commercianti e agricoltori che hanno visto mezzi e merci trascinate via per chilometri. E dobbiamo ricostruire quattro ponti che sono saltati”.