PISTOIA – Non si fermano le provocazioni di Forza Nuova in Toscana: stavolta nel mirino dei neofascisti finisce don Massimo Biancalani, il prete pistoiese che qualche giorno fa è stato sommerso di insulti e commenti xenofobi su FB dopo che aveva postato una foto in cui ritraeva alcuni giovani richiedenti asilo di origine africana mentre si divertivano in piscina.
I vertici toscani di dell’organizzazione neofascista hanno chiamato a raccolta i militanti ad assistere domenica prossima alla messa nella chiesa di Vicofaro: “Vigileremo sulla dottrina di don Biancalani” l’annuncio tra la sfida e l’intimidazione. Il parroco non si è scomposto: “Se si presenteranno con simboli e bandiere li caccerò fuori a calci, altrimenti sono liberi di entrare”.
A reagire stavolta è stato però il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, che stamani in un duro post su FB ha annunciato che domenica la messa sarà presieduta dal suo vicario generale. “Credo che qui si stiano davvero oltrepassando i limiti” scrive: “Si vorrebbe profanare la SS.Eucaristia con l’assurda motivazione di andare a controllare l’operato di un prete”. E prova a stoppare subito le tensioni e contromanifestazioni: “Richiamo tutti con forza alla ragione, anche chi si contrappone a queste inqualificabili intenzioni. A messa si va solo per fede – ricorda – ogni altro intento è sacrilego”.
Massima allerta da parte della questura per possibili disordini. “Un episodio gravissimo — aveva tuona il governatore toscano Enrico Rossi — i fascisti e i razzisti sono tornati a far paura”.
A chiedere una presa di posizione chiara della chiesa stamani a microfoni di Novaradio anche Matteo Mazzoni, direttore del’Istituto Storico delle Resistenza in Toscana stamani ospite a Novaradio. “Una provocazione inaccettabile e pure blasfema” ha detto ai nostri microfoni: “Non è possibile che si permetta che una funzione religiosa venga presa a pretesto per simili strumentalizzazioni e pagliacciate”.