FIRENZE – E’ stata scoperta oggi la lapide di marmo alla memoria di Piero Calamandrei, politico, giurista e padre costituente, apposta nel palazzo di Giustizia di Firenze. All’evento, organizzato dall’Anpi di Carrara, hanno partecipato il sottosegretario di Stato alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, il presidente della Corte Appello Firenze Margherita Cassano, il procuratore generale Marcello Viola, il professor Valdo Spini, l’assessore del Comune di Firenze Cecilia Del Re. sulla lapide è incisa la ‘Lapide ad ignominia’ di Calamandrei
“La scelta del Palazzo di Giustizia per la collocazione della lapide evidenzia l’importanza del tema della legalità, come una delle colonne portanti della nostra Costituzione Repubblicana e quindi del nostro ordinamento.”Ha detto Ferri, che ha poi aggiunto: “La lirica di Piero Calamandrei, iscritta sulla lastra di marmo di Carrara, rende in maniera efficace quel desiderio di riscatto, quei sentimenti di dignità e tutto l’impegno di un popolo, che hanno contraddistinto la Resistenza e l’Italia risorta dalle macerie della Seconda Guerra mondiale, cui proprio Calamandrei seppe dare un contributo di idee e principi, sia nell’ambito della Consulta Nazionale, sia dell’Assemblea Costituente, con la sua formazione umana, la sua competenza giuridica e le sue capacità politiche”.
Questo il testo:
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA