FIRENZE – “Pretendiamo appropriate risposte sul futuro dei lavoratori fiorentini da parte della proprietà” scrive in una nota la Filcams Cgil di Firenze che si dichiara “sgomenta” di fronte all’azione del brand Cavalli che aentro fine mese chiuderà il punto vendità fiorentino, nonché l’annesso storico Caffè Giacosa.
“Abbiamo chiesto l’apertura d’urgenza del tavolo di unità di crisi presso la città Metropolitana di Firenze, nel quale chiederemo chiarimenti al campione della moda” continua il sindacato. La boutique fiorentina chiuderà il 30 settembre: sei i dipendenti ai quali è stato proposto il trasferimento in altri negozi. Per il Caffè Giacosa ai dipendenti, 11 a tempo indeterminato, 3 a tempo determinato, che appena un mese fa circa avevano concordato il piano ferie, è stata consegnata una lettera con la quale si comunica loro il recesso dal contratto di lavoro causa cessazione dell’attività dal 29 luglio.
La chiusura dei punti vendita è “l’epilogo del progetto di riorganizzazzione, ristrutturazione e rilancio già annunciato a ottobre e confermato con la chiusura del mese di giugno 2017 con un +5% sulle vendite dirette del Gruppo” spiega il ceo della Roberto Cavalli, Gian Giacomo Ferraris. Nella rete retail la ‘vetrina’ Firenze cede il passo: per l’Italia restano Milano e Roma e i negozi stagionali di Forte dei Marmi e Porto Cervo. Cavalli pensa all’Asia e aprirà la prima boutique a Pechino il 15 luglio.