Cultura

Risorge l’Orchestra della Toscana, e in stagione c’è anche Piovani

today29/06/2017

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FIRENZE – Un cartellone spazia dal barocco al contemporaneo e un calendario di concerti che porteranno grandi ospiti italiani e internazionali da ottobre 2017 a maggio 2018 in tour su tutta la regione. Questa la 37/a stagione dell‘Orchestra della Toscana, presentata oggi al teatro Verdi di Firenze

Dopo un anno che il presidente della fondazione Maurizio Frittelli non esita a definire ‘orribile’ – sia a causa dell’improvvisa scomparsa della Spalla Andrea Tacchi, che dei problemi economici, che hanno costretto tutto lo staff ad una autoriduzione drastica degli stipendi – l’Ort risorge con un progetto triennale e il riconoscimento nazionale di Istituzione Concertistica orchestrale più importante d’Italia.

“Le istituzioni, tra cui la regione e il comune, oltre ai privati ci sono stati molto vicini – dice ai nostri microfoni Giorgio Battistelli, direttore artistico dell’ORT – la fase di crisi è quindi superata: il fatto che stiamo delineando un progetto triennale  è certamente un segno di buona salute.” Ascolta l’intervista >>

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    Risorge l’Orchestra della Toscana, e in stagione c’è anche Piovani Redazione Novaradio

Tra gli ospiti illustri in cartellone Nicola Piovani, premio Oscar per La vita è bella di Roberto Benigni, interprete di una serata speciale, il 20 marzo, durante cui presenterà una selezione di musiche sue, composte non solo per i film di Benigni, ma anche per Federico Fellini e i fratelli Taviani.

Ad inaugurare il cartellone il 28 ottobre, sarà Roman Simović, da sette anni primo violino della London Symphony Orchestra: dirige Daniele Rustioni, confermato direttore principale per i prossimi 3 anni, su musiche di Ravel e Prokofiev. Il 9 gennaio Federico Maria Sardelli, tra i maggiori specialisti vivaldiani, ‘disseppellirà’, per una serata all’insegna della recherche autori dimenticati dalla storia, come Anton Filz, violoncellista nella celebrata orchestra di Mannheim, e Johann Martin Kraus, coetaneo di Mozart che fu maestro di cappella alla corte di Gustavo III di Svezia, il figlio di Bach, Carl Philipp Emanuel, per comprendere meglio su quale terreno, dalla metà del ‘700, sia fiorito lo stile classico viennese espresso da Haydn e Mozart. Il 28 marzo, debutta poi all’Ort il giovane direttore statunitense Ryan McAdams. Nella prima parte del suo programma, Bach e Stravinskij.

Scritto da: Redazione Novaradio


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