FIRENZE – Una tassa di scopo sulla rendita immobiliare, affitti turistici compresi, e destinare una quota del bollo auto delle vetture di lusso per finanziare la costruzione di nuovi alloggi di edilizia popolare e sociale.
E’ la proposta avanzata dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil assieme alle associazioni Sunia, Sicet, Unione Inquilini e Uniat per recuperare i 100 milioni di fondi annunciati (ma che poi non è stato possibile stanziare) dalla Regione Toscana, dice Maurizio Brotini della Cgil Toscana.
Secondo le stime di sindacati e associazioni potrebbero permettere la realizzazione di
1.000 alloggi l’anno per tre anni, per rispondere alle esigenze delle 25mila famiglie in lista d’attesa per un alloggio popolare, come dice
Simone Porzio del Sunia.
Complice la crisi, la richiesta di alloggi popolari o a canone sociale rimane infatti alta: sono
15mila le famiglie che hanno chiesto un sostegno per pagare l’affitto e mentre gli sfratti sono in aumento del 15%. La mobilità degli alloggi Erp ha infatti tempi spesso biblici. “Per riassegnare un appartamento – fa notare
Rodolfo Zanieri, segretario Uniat – media passano 2 anni, si deve snellire e velocizzare la burocrazia”.
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La spending review e la riorganizzazione delle aziende per la casa non bastano” spiega ancora associazioni e sindacati: “Bisogna Riordinare la governance del patrimonio Erp di oltre 50 mila alloggi, modificando gli affitti e i criteri di assegnazione visto che la regione vuole abbassare il limite di accesso ai bandi da 33mila a 27 mila euro Isee, rischiando così di far perdere la casa a 1.200 famiglie, soprattutto lavoratori over 55 o pensionati”.