TOSCANA – Inserire nella proposta di legge regionale sui vaccini l’obbligo di vaccinarsi per tutti i sanitari impegnati nel pubblico e nel privato e per chi lavora nelle scuole. La richiesta arriva dal presidente della federazione regionale ordini dei medici toscani (Fromt), Giuseppe Figlini, in una lettera inviata al presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani.
L’autorevole intervento arriva nel giorno della diffusione dei dati del bollettino settimanale a cura Ministero della salute e dell’ISS sulla diffusione del morbillo – 2.395 casi in Italia da inizio anno di cui 200 a carico di operatori sanitari – e in un momento delicato del dibattito in Consiglio regionale sul cosiddetto “obbligo vaccinale” per l’iscrizione nelle scuole, a causa delle diverse posizioni emerse nel Pd.
Da una parte infatti l’assessora alla salute Stefania Saccardi nella sua proposta di legge regionale prevede di rendere possibile l’iscrizione ad asili nido e materne solo per i bimbi che si sono sottoposti alle vaccinazioni “obbligatorie” e “facoltative”; dall’altra la maggioranza del gruppo consiliare democratico sarebbe invece orientato a circoscrivere l’obbligatorietà totale dei vaccini solo per l’iscrizione agli asili nido (circa 25 mila alunni), mentre per i ben più numerosi scolari della scuola materna (90 mila) sarebbero tenuti a sottoporsi ai soli vaccini “obbligatori” (difterite, tetano, poli, emofilo, pertosse e epatite B).
Una posizione, quella del Pd in Consiglio toscano, in contrasto con l’orientamento pro-obbligo emerso nelle scorse settimane all’interno del governo, con la ministra Lorenzin che con l’appoggio del premier Gentiloni è pronta a portare in Consiglio dei ministri la proposta di reintrodurre l’obbligatorietà dei vaccini per l’ingresso alle scuole dell’obbligo.