FIRENZE – Presidio di protesta questa mattina a Firenze, sotto le finestre dell’assessorato al welfare, per un gruppetto di richiedenti asilo che da quasi sei mesi scorso occupano l’ex convitto dei gesuiti in via Spaventa.
Alcune decine di profughi, in gran parte somali, hanno esposto cartelli di protesta e uno striscione con la scritta “Accoglienza mafia Cooperative ladri. Basta Business sulle nostre vite, ora vogliamo una soluzione vera per tutti”.
Con i manifestanti anche alcuni esponenti del Movimento lotta per la casa, ricevuti per un incontro dall’assessora Funaro. “Diamo atto che dopo cinque mesi che lo chiediamo finalmente abbiamo ottenuto un incontro” ha detto il leader del Movimento Lorenzo Bargellini. “Il Comune. – ha aggiunto – ci ha fatto presente la disponibilità ad avviare un confronto tra le rispettive posizioni, ma al momento ci separa un oceano”.
La richiesta al Comune, hanno spiegato, è quella di una sistemazione abitativa che però sia svincolata dal sistema di affidamento alle cooperative sociali che ha una durata massima di 3 mesi, dopo cui il rischio è trovarsi di nuovo ad occupare.
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Gli occupanti, circa una novantina, hanno occupato l’ex convitto a gennaio, dopo il r
ogo di un ex magazzino industriale all’Osmannoro in cui avevano trovato rifugio: da allora la comunità dei padri gesuiti, proprietaria della struttura chiede un intervento del Comune, senza però voler ricorrere ad uno sgombero violento.
Da parte sua il Comune intende riconoscere l’occupazione illegale e non ha mai mandato gli assistenti sociali per una ricognizione dei bisogni e avviare un percorso di accoglienza. E così finora l’empasse prosegue.