BARBIANA – Dopo le polemiche che hanno animato la comunità di Barbiana nelle scorse settimane, si è infine deciso per una revisione del progetto di costruzione dei bagni: saranno più bassi di quanto previsto inizialmente.
“Si cercherà di ridurre l’impatto visivo della struttura” ha detto al Corriere fiorentino don Giuliano Landini, presidente dell’istituto diocesano di sostentamento del clero, e dunque proprietario di Barbiana, che ha assicurato un miglioramento architettonico. Non solo la riduzione dell’altezza ma anche una modifica del tetto: due spioventi invece che uno solo.
La Fondazione don Lorenzo Milani, custode di Barbiana, chiedeva da anni la costruzione di bagni per pellegrini e visitatori, ma una volta scoperto il progetto sono iniziate le discussioni sul luogo scelto, che sarebbe stato troppo vicino alla chiesa, e sull’altezza della struttura (3 metri e 20) ritenuta eccessiva. Dopo che i tecnici avevano effettuato un primo sopralluogo nel fine settimana, una nuova visita è stata fatta ieri. Stop alla costruzione, almeno per il momento, dato che i lavori potrebbero presto riprendere per smontare una parte di quanto costruito finora.
Mentre sale l’attesa per la visita di Papa Francesco, prevista per il 20 giugno, la struttura esterna dovrà essere ultimata entro il 27 maggio, per la tradizionale Marcia di Barbiana. E dalla fondazione arriva un altro avvertimento, tramite le parole del suo presidente Michele Gesualdi, affinché Barbiana non diventi un “luogo d’élite per celebrare matrimoni o battesimi, né un luogo devozionale. Non abbiamo mai consentito né rivendita di ricordi né immagini. Su questo punto siamo sempre stati molto rigorosi e continueremo ad esserlo”.