FIRENZE – 356mila visitatori – il 35% per cento in più rispetto agli ultimi 5 anni – e 7,7 milioni di euro di proventi, tra ricavi propri, sponsorizzazioni e sovvenzioni pubbliche: questo il bilancio super positivo della Fondazione Palazzo Strozzi per il 2016, totalizzato grazie alle mostre Da Kandinsky a Pollok. La grande arte del Guggheneim, Ai Weiwei. Libero e Liu Xiaodong. Migrazioni.
“A Palazzo Strozzi abbiamo attirato soprattutto turismo di qualità, con un pubblico composto al 70% da non ‘locali’, e aumentato l’accesso di giovani e i disabili” ha detto Arturo Galansino direttore della fondazione, aggiungendo “siamo soddisfatti soprattutto dei risultati raggiunti con la mostra di Aiweiwei, 148mila visitatori, numeri da record per una esposizione di arte contemporanea in Italia”.
Una serie di elementi positivi che la fondazione si promette di mantenere per il futuro, soprattutto per quanto riguarda i ricavi derivanti da bigliettazione e bookshop, circa il 44% del totale e il 60% in più rispetto all’anno scorso. Anche se inizialmente non si virerà sul contemporaneo, tornando anzi sul rinascimento con una grande mostra dedicata all’arte del secondo Cinquecento a Firenze, in programma dal 22 settembre, subito dopo la personale dedicata a Bill Viola ancora in corso. La contemporaneità tornerà protagonista nel 2018 con l’esposizione autunnale dedicata al movimento dell’arte radicale fiorentina e con quella primaverile, cavallo di battaglia del prossimo anno, di cui ancora non viene rivelato nulla.
Ascolta l’intervista a Matteo Del Fante, presidente della fondazione >>