FIRENZE – L’istituto farmaceutico militare di Firenze è pronto a triplicare la sua produzione di cannabis per uso terapeutico, passando da 100 a circa 300 chilogrammi all’anno, in modo da soddisfare il fabbisogno senza ricorrere all’importazione dall’estero.
E’ quanto emerso nel corso di un open day che si è svolto oggi nella sede di via Sestese.
“Adesso deve essere previsto un lieve aumento dell’investimento iniziale di un milione di euro” spiega colonnello Antonio Medica, direttore dell’istituto. “Nel 2014 – ha aggiunto Medica – il quantitativo di cannabis impiegata ogni anno era di circa 20, 30 chilogrammi, ad oggi si parla di circa 250, grazie ai risultati terapeutici”.
Tra i beneficiari dell’uso terapeutico della cannabis anche dei bambini affetti da gravi patologie: “Sappiamo parlando coi farmacisti che qui in Toscana traggono grande beneficio dall’impiego della cannabis alcuni bambini che soffrono di fibromialgia, per cui c’è anche un impiego pediatrico”. Un utilità non scevra da rischi, quindi da mantenere sotto stretto controllo: “L’uso – ha detto il colonnello – ha effetti collaterali notevoli come quelli di altri farmaci, che devono essere gestiti”.
Al momento nell’istituto sono attive due camere di crescita, o serre, che possono ospitare ciascuna 140 piante. Altre 10 camere, che conterranno complessivamente mille piante, sono già state costruite e attendono di essere attrezzate per la coltivazione. Previste poi altre 16 camere, ad ora in fase di progettazione.
