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Maggio, ecco la ricetta di Chiarot per il risanamento – ASCOLTA

today15/05/2017

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FIRENZE – “Dobbiamo riportare il Maggio alla grandezza di una volta e permettergli di recuperare il rilievo internazionale che gli spetta. Per far questo abbiamo in mente una programmazione triennale, che spero riusciremo a portare tra un mese e mezzo al consiglio di indirizzo”. E’ il debutto ufficiale stamani per il nuovo sovrintendente Cristiano Chiarot alla guida del Maggio Musicale, in occasione della prima riunione del Cda della Fondazione e la presentazione del piano industriale che comprenderà i programmi dei festival del Maggio 2018 e 2019 e la nuova stagione.
Punto di ripartenza sarà la valorizzazione del Festival del Maggio Musicale e della sua specificità, dopo anni di carente programmazione, scarsa comunicazione e cartelloni “stiracchiati”.  “L’obiettivo è – ha detto Chiarot – quello di rendere il Festival un traino per la stagione, aumentare il pubblico e renderlo più partecipe facilitando anche l’accesso a più fasce della popolazione”.
Un piano che dovrà risollevare il Maggio dalla pesantissima situazione ereditata dalla precedente gestione Bianchi: 70 milioni di debito e la necessità di reperire nel breve-medio termine altri 28 milioni, come evidenziato dalle osservazioni dei revisori de conti.
Tagli dunque saranno inevitabili ma non saranno sull’occupazione: “Per me la forza di un teatro sono i suoi lavoratori” ha detto Chiarot, “puntiamo piuttosto a non accettare produzioni troppo costose e a risparmiare, per ora, sulle ospitate internazionali”. L’obiettivo del sovrintendente e di puntare più che sui tagli sull’aumento dei i ricavi, derivanti dalla bigliettazione, con si vorrebbe arrivare al 33-35%, e dagli affitti a terzi degli spazi dell’Opera “anche se” dichiara Chiarot, “nell’ottica di un cartellone più fitto saranno più rari, ma più mirati”. “L’obiettivo è un equilibrio costi ricavi, per quanto riguarda debito vero e proprio ci stanno lavorando insieme comune, regione e stato” Ascolta l’intervista a Cristiano Chiarot >>

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    Maggio, ecco la ricetta di Chiarot per il risanamento – ASCOLTA Redazione Novaradio


Le novità arrivano anche su altri fronti. Innanzitutto sull‘utilizzo del teatro Goldoni di proprietà della Fondazione: “Ci costruiremo un polo dell’opera contemporanea” è l’idea annunciata da Chiarot. Sulla danza, si prospetta un netto dietrofront rispetto all’era Bianchi: il vecchio sovrintendente decise lo smantellamento del corpo di ballo Maggiodanza, mentre Chiarot oggi ha parlato di uno “spazio” dedicato alla danza da programmare al termine del Festival del Maggio.

Sul fonte del lavoro arriva l’appoggio anche delle istituzioni: “Io e la vicepresidente della Regione Monica Barni ci impegniamo a non ricorrere nuovamente alla riduzione del personale, vogliamo esaltare le qualità del teatro e le sue maestranze che sono un patrimonio della città”  ha assicurato Dario Nardella, sindaco di Firenze e presidente della Fondazione del Maggio, sottolineando il “clima di rinnovata fiducia tra fondazione, città, soci pubblici e sindacati”.

“L’impegno chiesto a lavoratori e sindacati è a dare il massimo” l’invito di Nardella, che ha aggiunto: “Il mandato dato a Chiarot è quello del rilancio del teatro su tutta la linea: dal rilancio del festival all’allargamento del pubblico senza dimenticare l’ampliamento e lo sviluppo degli spazi dell’Opera”. Quest’anno infatti, specifica Nardella, partiranno i lavori per il nuovo auditorium e verrà completata la parte che riguarda la scenotecnica.

Scritto da: Redazione Novaradio


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