FIRENZE – E’ un ruolo misconosciuto e quasi bistrattato quello della classe operaia fiorentina nella nascita del movimento partigiano e resistenziale. A cercare di fare luce sul tema è la ricerca “L’Antifascismo nelle fabbriche fiorentine”, una delle prima del genere, che viene presentata oggi pomeriggio dalle 16 alla Camera del Lavoro di Firenze nel corso di una giornata di studio e incontro.
La ricerca, una delle prima sul tema, ripercorre caratteri e particolarità del movimento operaio a Firenze dal “biennio rosso” fino alla lotta di Liberazione. A discuterne con gli autori, Cecilia Pezza e Federico Gestri, il presidente onorario ANPI Firenze Silvano Sarti, al segretaria della Cgil fiorentina Paola Galgani, il presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza Simone Neri Serneri.
“A differenza di Genova o Torino, nel 1943 a Firenze non ci furono grandi scioperi – spiega lo stesso prof. Neri Serneri stamani a Novaradio – ma e fu l’inizio di una lenta presa di coscienza che portò una parte consistente solo pochi mesi dopo a diventare una componente fondamentale della resistenza partigiana”
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Nell’occasione sarà inaugurata anche la mostra fotografica “Storia di una lunga resistenza (1921-1945)” che ripropone immagini storiche del movimento operaio a cavallo tra il ventennio e il secondo dopoguerra. La mostra sarà aperta fino a maggio ad ingresso libero.