FIESOLE – Il tema dei flussi migratori e la loro gestione dal parte dell’unione Europea fa fin da subito irruzione nel dibattito di State of the Union che si è aperto stamani alla Badia Fiesolana. E lo fa con le polemiche scatenate dalle dichiarazioni del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro riguardo i presunti legami tra Ong e trafficanti di uomini sulle rotte tra l’Italia, tema su cui è intervenuto il presidente del senato Pietro Grasso: “Credo sia sbagliato e ingeneroso – ha detto – associarsi ad accuse generiche, congetturali e politicamente strumentali”.
“Salvare e accogliere chi è in pericolo e riconoscere a chi ne ha diritto la protezione internazionale non sono gesti di liberalità – ha aggiunto la seconda carica dello Stato – sono obblighi morali, giuridici e internazionali. Io sono orgoglioso di quello che l’Italia ha fatto in questi anni” ha dichiarato Grasso, che poi sull’arrivo dei profughi ha ribadito: “Non si tratta di crisi temporanee, passeggere”. “Non ricorrono emergenze” ha detto, ma piuttosto “fenomeni strutturali di lungo periodo che non si possono risolvere ma governare”.
La governance dell’immigrazione è solo uno dei temi della 7/a edizione della manifestazione organizzata dall’Istituto Universitario Europeo che riunisce a Firenze politici, studiosi ed economisti per discutere del futuro dell’UE: tra gli altri, la trattativa sulla Brexit, le conseguenze del voto francese, il contrasto alle spinte disgregatrici. “Le spinte autonomiste, nazionaliste, antieuropee passeranno – ha detto Grasso – soprattutto se riusciamo a convincere, da parte delle istituzioni nazionali e di quelle europee, i cittadini che ora l’Europa farà un passo in avanti per interpretare i bisogni e le esigenze”. “Non solo sui temi economici, – ha specificato – ma anche dei diritti civili e sociali”.
Domani l’evento si trasferisce domani a Palazzo Vecchio: tra gli ospiti attesi il presidente delle commissione Ue Jean-Claude Juncker, la rappresentante della politica estera dell’Ue Federica Mogherini, il presidente dell’europarlamento Antonio Tajani, il capo negoziatore dell’Ue sulla Brexit Bernier. Per l’Italia ci saranno il premier Paolo Gentiloni, cui sono affidate le conclusioni della giornata, e il ministro degli esteri Angelino Alfano. Per tutta la giornata i musei di palazzo Vecchio rimarranno chiusi chiusi.