FIRENZE – Da inizio anno in Toscana sono 7 le persone che sono morte sul luogo di lavoro, una in più rispetto allo stesso periodo del 2016. Rispetto ai 119 del 2016, l’anno scorso i decessi sono calati a 72.
Diminuiscono le denunce di infortunio all’Inail: da inizio anno sono state 7.262 contro le 7.600 di un anno fa. In tutto nel 2016 però sono state quasi 50.000, segno che il fenomeno rimane ancora a livelli allarmanti.
A ricordarlo sono oggi in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza sul lavoro i sindacati confederali. A Firenze Filt-Cgil Fit-Cisl e Uil Trasporti hanno organizzato un presidio indossando elmetti, pettorine, scarponi e altri dispositivi antinfortunistici.
Un modo per sensibilizzare e tenere alta l’attenzione sul valore del lavoro in sicurezza e sul ruolo dei responsabili della sicurezza (Rls), ma anche per denunciare l’aumento delle cause per malattie professionali, di come la crisi spinga alcune aziende a tagliare sulla sicurezza, mentre la precarizzazione dei contratti riduce le tutele dei lavoratori, e li rende meno disposti perfino a denunciare le irregolarità.
>>> Ascolta l’intervista a Laura Scalia, Cgil Firenze
“I vuoti normativi e contrattuali vanno colmati – l’appello dei sindacati – e i controlli devono essere intensificati. La Regione Toscana si sta muovendo in questo senso, ma molto deve essere ancora fatto. “Ognuno deve fare la propria parte – spiega Angela Settembrini della Fit Cisl – anche i lavoratori. Da parte nostra abbiamo aperto uno speciale servizio sportello cui i lavoratori possono segnalare ogni problema e irregolarità”.
>> Ascolta l’intervista ad Angela Settembrini – Fit Cisl Toscana
In Toscana gli infortuni mortali sono stati 81 nel 2013, 80 nel 2014, 119 nel 2015, 72 nel 2016. Le denunce di infortuni sono passate dalle 54.940 nel 2013 alle 49.821 nel 2016.
Riguardo le malattie professionali in Toscana nei primi due mesi del 2017 ci sono state 1.255 denunce (nello stesso periodo dell’anno scorso furono 1.141): circa mille di queste nel settore industria-servizi, 189 in agricoltura. La provincia più colpita è Pisa (196). In gran parte si tratta di
patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (590), seguite da quelle del sistema nervoso (130), da quelle dell’orecchio (53), dai tumori (32), dalle patologie del sistema respiratorio (28).