FIRENZE – La storia vera di Atika, giovane docente algerina giustiziata durante la guerra civile per aver insegnato “storie oscene” ovvero le “Mille e una notte”, è al centro dello spettacolo “La donna fatta a pezzi”, in prima nazionale da stasera a domenica 30 aprile al Teatro delle Donne di Calenzano (ad ingresso ridotto soci Arci).
Lo spettacolo è tratto dall’omonimo racconto della scrittrice algerina Assia Djebar, tra i primi scrittori nordafricani a trattare il tema della condizione femminile e prima autrice del Maghreb a essere ammessa all’Académie française. Adattata da Filippo Renda, che con Martina Vianovi cura anche la regia, il testo prende spunto anche dalla omonima novella delle “Mille e una notte”: la storia inizia quindi nella Baghdad del califfo Harun al-Rashid per arrivare fino all’Algeria del 1994.
“Poco più di venti anni sono passati dalla scrittura de “La donna fatta a pezzi”. Ma l’attualità profetica del pensiero di Assia Djebar, la sua ricchezza, ci fornisce ancora oggi spunti per riflettere, per cercare di capire, per non arrenderci all’ignoranza che è madre di ogni intolleranza, di ogni violenza e matrigna della tolleranza e della civiltà.”
Sabato 29 aprile alle ore 18.30 presso la Biblioteca Civica di Calenzano incontro con Roberta Mazzanti (editor e consulente editoriale Giunti), Isabelle Mallez (direttrice Istituto Francese di Firenze), Antonio Fazzini (interprete) e Filippo Renda (regista).
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