FIRENZE – Organizzavano traffici illeciti verso la Cina di scarti delle lavorazioni della plastica, che venivano riciclati, e di rifiuti tessili verso la Tunisia, usando anche abiti usati: all’insaputa delle associazioni umanitarie che li raccoglievano e senza subire trattamenti igienico/sanitari, venivano rivenduti in Nord Africa o nel mercato del vintage in Italia.
Sono 98 le persone indagate dalla Dda di Firenze per un traffico internazionale di rifiuti plastici diretti in Cina e di abiti usati destinati al Nord Africa. L’inchiesta della Guardia Forestale è iniziata nel 2013 e durata tre anni, ma gli avvisi di conclusione indagine sono arrivati oggi. Coinvolti sono degli imprenditori titolari di ditte di spedizione o di aziende specializzate nella gestione dei rifiuti.
Tra le persone finite sul registro degli indagati, anche esponenti della famiglia Ascione legati alla criminalità organizzata e in particolare alla camorra. Come già emerso nel 2013, all’inizio dell’inchiesta, tra gli indagati figura anche Vincenzo Ascione, in passato arrestato, e poi assolto in appello, per l’omicidio di Ciro Cozzolino, avvenuto nel 1999 a Montemurlo (Prato) proprio per vicende legate al commercio di abiti usati.