FIRENZE – Un convegno internazionale dedicato alle arti circensi come strumento di inclusione e coesione sociale, relazione e comunicazione. E’ “Circo sociale: un’altra risorsa”, la due giorni organizzata sabato 22 e domenica 23 aprile presso l’Impact Hub di via Panciatichi da AltroCirco, progetto di sviluppo e promozione del Circo Sociale in Italia, in collaborazione con il Cirque du Soleil.
Al centro dell’iniziativa il circo sociale come mezzo di comunicazione tra persone con diverso background socio-culturale, in particolare tra chi vive in Italia da tempo, e chi è arrivato da poco, come migranti e richiedenti asilo. L’obiettivo utilizzare la pratica educativa del circo come uno strumento adattabile alle peculiarità di ogni persona e contesto, dove diversità di vissuti, visioni e abilità costituendo fonte di ricchezza invece che di emarginazione.
Dalle 9 alle 18 sono in programma workshop pratici e teorici, tavoli di lavoro e testimonianze dirette di esperti del settore provenienti da tutto il mondo sui progetti di circo sociale più innovativi, sabato 22 aprile alle 18, si terrà uno spettacolo di artisti coinvolti in progetti di circo sociale. Lo spettacolo si terrà negli spazi del circolo Arci BUH!, dopo la performance, cena dalle 22.30 il concerto di Balkan Tir, il combo formato da due gruppi toscani: i Ragazzi Scimmia e la BARO DROM Orkestar.
>> Ascolta l’intervista a Ilaria Bessone di AltroCirco, ospite sulle nostre frequenze per News Box <<
Tra le esperienze italiane al centro del convegno: l’Associazione IParticipate di Firenze, Oxfam e le associazioni Sociolab e Zaches Teatro di Firenze, Circo all’Incirca di Udine, Saltimbanco di Livorno, Ludica Circo di Verona e Cirknos di Lecce, che realizzano progetti in cui diverse forme d’arte diventano strumento di dialogo interculturale e partecipazione attiva.
Tra le testimonianze dal mondo, invece oltre a Cirque du Monde, programma di circo sociale del Cirque du Soleil di Montreal, PEYC – Professionalizing European Youth Circuses, progetto della Commissione Europea per la professionalizzazione dell’insegnamento del circo educativo in Europa; Cabuwazi Grenzkultur e Circus Macht Stark, che lavorano con bambini e ragazzi rifugiati a Berlino; Sirkus Magenta, che ha creato e supporta una scuola di circo nel campo profughi di Zaatari, in Giordania, e utilizza il circo per l’integrazione di richiedenti asilo in Finlandia; e Sirkane, scuola di circo sociale in Turchia e Iraq.
La due giorni si rivolge a tutti i cittadini curiosi oltre agli artisti interessati, ed è ad ingresso libero.
Per info e iscrizioni www.altrocirco.it