FIRENZE – Otto misure cautelari, ai domiciliari, nei confronti di altrettanti imprenditori e numerose le perquisizioni, oltre a una serie di iscrizioni nel registro degli indagati. Si allarga l’inchiesta della procura fiorentina che nel settembre 2015 aveva visto azzerare gli allora vertici dell’Anas Toscana.
Ai domiciliari allora erano finiti il capo di compartimento Antonio Mazzeo, il capo servizio amministrativo Roberto Troccoli e un funzionario, Nicola Cenci, oltre all’imprenditore Francesco Mele. Ieri i nuovi interventi, e tra gli indagati questa volta c’è Ester Bonafede, ex assessore regionale della Sicilia. L’indagine vedrebbe coinvolto anche suo marito, l’ex magistrato Carmelo Carrara, per anni in procura a Palermo, poi sindaco di Terrasini con l’Udc, ora avvocato, e la funzionaria regionale dell’assessorato al turismo Anna Maria Spanò. Per loro l’accusa sarebbe di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e alla corruzione.
Per l’accusa Mazzeo e Troccoli avrebbero predisposto un sistema che prendeva una percentuale del 3% sui lavori assegnati, percentuale che poteva salire, come pure cene nei migliori ristoranti di Firenze e non solo, vacanze pagate in hotel di lusso e promesse di avanzamenti di carriera grazie anche a presunte entrature nel mondo della politica e dei vertici di Anas.