FIRENZE – “Chi ha sbagliato deve pagare”: Tiziano Renzi la pensa così sulla vicenda Consip, dopo che nell’inchiesta è emerso che un investigatore è indagato per falso. Il padre dell’ex premier ha riservato solo poche frasi alla vicenda che lo vede indagato per traffico di influenze.
Mentre oggi arriva da Roma la notizia che il consigliere laico di FI del CSM Pierantonio Zanettin ha chiesto che l’organo di autogoverno dei magistrati apra una pratica sullo scontro tra le procure di Napoli e Roma sull’inchiesta Consip, ieri sera Tiziano Renzi è passato al contrattacco nel corso dell’assemblea del Pd di Rignano, aggiungendo: “Sarebbe un errore” , considerare l’intera vicenda come “un fatto personale” ha detto.
“Un altro apparente indizio cade. Adesso ci aspettiamo solo l’archiviazione», dice l’avvocato Federico Bagattini. L’Ad di Consip Marroni, a questo punto, resta il grande accusatore di Tiziano Renzi. Lui non farà alcun passo indietro e ribadirà tutte le accuse contro il padre dell’ex premier.
La Procura romana sta adesso lavorando per verificare punto per punto l’attendibilità dell’informativa firmata dal Noe confezionata dal capitano Scafarto che è ora indagato. Per gli inquirenti romani non ci sarebbe un errore ma il dolo. Interrogato dai pm, Scafarto ha scelto di non rispondere.