TOSCANA – “Per noi l’8% è un successo perché è fatto da persone che quando si sono iscritte al Pd non sapevano della candidatura di Emiliano. E quando Emiliano si è candidato hanno chiuso le iscrizioni”.
Francesco Boccia, il presidente della commissione bilancio della Camera, sostenitore di Michele Emiliano alle primarie per la segreteria Pd, arriva a Firenze nel giorno dei risultati ufficiali delle votazioni tra gli iscritti, e dà la carica ai sostenitori del governatore pugliese: “Ieri è terminata la fase della propaganda e della disinformazione – ha detto oggi si apre nuova stagione, ripartiamo dai contenuti e dalla sostanza e non dalle tessere e dagli apparati”.
A rincarare la dose è il coordinatore toscano della mozione Emilia, il consigliere regionale Paolo Bambagioni, secondo cui il 70% raccolto da Renzi è un vittoria di Pirro: “Sono quasi 150 mila voti, ma alle primarie ci va un milione, un milione e mezzo di persone, e noi speriamo anche oltre” dice, convinto che tra i non iscritti che voteranno il 30 aprile ci siano molti possibili sostenitori di Emiliano: “In questo momento il prodotto Renzi, fuori dal partito non si vende più perché non è più credibile”.
Bambagioni e Boccia, assieme ad altri esponenti del comitato Emiliano, hanno illustrato alcune delle proposte proposta del programma su risparmio, welfare e fisco. “Vengono prima gli interessi dei risparmiatori deboli della banche di Brussels o Londra” ha detto Boccia, ribadendo al proposta di rimborsare tutti gli obbligazionisti non qualificati che hanno perso i risparmi. Sul fronte del fisco, ha detto Boccia: “Basta bonus e card varie che valgono 4,5 miliardi, la nostra proposta è usare quelle risorse per la tagliare del 30% le tasse sul lavoro per i nuovi assunti”. Il presidente della commissione bilancio della camera si è scagliato anche contro il bonus da 80 euro: “E’ stato una iattura, con quei soldi potremmo ridurre dal 23% al 20% l’aliquota Irpef per i redditi bassi”.
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