FIRENZE – In Toscana preoccupa l’andamento della cosiddetta criminalità economica e alla evasione tributaria. Lo ha detto il procuratore generale della Toscana, Marcello Viola, nella sua relazione per l’apertura dell’Anno giudiziario toscano, che ha sottolineato la necessità affrontare il fenomeno “con più incisive capacità investigative e giudiziarie e meglio leggere i possibili nessi tra criminalità economica e criminalità organizzata”, anche perché aumentano i reati fiscali, societari, fallimentari e di usura.
Tra i dati ricordati per il 2016, le 22 iscrizioni a ruolo per falso in bilancio (+57%) e ben 371 per bancarotta fraudolenta patrimoniale. Diminuiti i casi di peculato (da 111 a 98, -11,71%), mentre aumentano i casi di corruzione (da 25 a 38, +52%), di concussione (da 5 a 12) e di indebita percezione di contributi, finanziamenti concessi dallo Stato, da altri enti pubblici e dalla Comunità Europea: 174 iscrizioni a fronte delle 163 dell’anno passato (+6,75%).