FIRENZE – Sulla Tav a Firenze “non siamo tornati all’inizio: abbiamo fatto passi in avanti in un’opera che era bloccata. Abbiamo raggiunto la quadratura del cerchio”.
Lo ha detto oggi il sindaco di Firenze Dario Nardella, all’indomani del vertice al ministero delle infrastrutture che ha confermato la costruzione del tunnel soterraneo ma anche della Foster, conun funzione di stazione “passante” complementare a Firenze SMN e con la nuova funzione di hub per i bus (al posto dei prveisti spazi commerciali)
Per Nardella, il punto di caduta è arrivato proprio sulla “proposta che come Comune avevamo avanzato nelle ultime settimane di trattative, per sbloccare la situazione e trovare una sintesi. Ora Fs faccia presto per la revisione del progetto“. >>> Ascolta
“La novità – ha spiegato il primo cittadino – è che nell’ area del viale Belfiore ci sarà una stazione passante non fotocopia del progetto iniziale: si affiancherà a Santa Maria Novella, che resta comunque centrale per interscambio tra pendolari e Av, e si arricchisce di una funzione importante: quella di essere hub di bus turistici e delle linee dei bus regionali”.
Una novità importante, ha sottolienato il sindaco che permetterà di alleggerire il traffico cittadino: “Una stazione di interscambio tra gomma e ferro oggi Firenze non ce l’ha – ha sottolineato – in Santa Maria Novella ora sono diverse le stazioni di approdo degli autobus. Inoltre con questo approdo unico tutte le torme dei pullman turistici che attraversano la città”. >>> Ascolta
Di tutt’altra opinione la Consulta dei Comitati No Tav di Firenze: “Si sono avverate le peggiori previsioni per la città: lo sciagurato progetto di Passante Alta Velocità di Firenze è stato confermato per intero nella riunione tenutasi ieri a Roma tra Ministero dei Trasporti e enti locali”. “Per il momento – afferma la nota – ha vinto la lobby del cemento e della politica clientelare che la sostiene.
“L’idea di uno hub per treni AV e autobus – si legge in una nota – è un coniglio fatto uscire dal cappello, un gioco di prestigio per nascondere l’assenza di idee, un goffo tentativo per mettere qualcosa nel deserto che si vuol costruire. Nessuno si rende conto che, se si crea un interscambio forte tra bus e AV, si taglia totalmente fuori il trasporto ferroviario, soprattutto quello regionale, che resterà così totalmente scollegato dai trasporti a lungo percorso?”.
Dure critiche anche verso la Regione Toscana che, spiega il Comitato, parla di “centralità del sottoattraversamento e della stazione di Santa Maria Novella, celando dietro questo soprattutto l’imbarazzo di imporre alla città un progetto sbagliato, cercando affannosamente una logica dove non c’è che approssimazione”. Si parla di “mini Stazione”, ma non si capisce cosa ci possa essere di “Mini” in una struttura a tre piani di 450×50 metri.