FIRENZE – Una proposta per i somali che occupano l’ex convitto dei gesuiti a Firenze, e un piano anti occupazioni. E’ quanto uscito dalle riunioni di ieri del Comitato per l’ordine e la sicurezza coordinato dalla Prefettura fiorentina.
Per i circa 90 somali scampati al rogo del capannone a Sesto Fiorentino sono stati trovati 70 posti in circa , nelle strutture della cosiddetta “emergenza freddo”, per un periodo massimo di ospitalità di 3 mesi.
Non una destinazione unica, ma sistemazioni sparse in una quarantina di comuni del territorio metropolitano. E solo temporanee: “La nostra accoglienza punta a superare l’emergenza freddo. Ma non si andrà oltre” ha detto l’assessore alla Casa di Palazzo Vecchio, Sara Funaro. “Si vaglieranno le posizioni dei singoli occupanti – ha agggiunto – per permettere a chi ha diritto di partire per altri Paesi Ue, per ricongiungimento familiare, di ottenere rapidamente i documenti.
Contro le occupazioni, in particolare quelle considerate pericolose per chi ci vive e anche per il vicinato, si annuncia però un giro di vite. “Non possiamo più tollerare le situazioni di illegalità”, ha detto il prefetto Alessio Giuffrida, che ha ricordato come negli ultimi due anni gli sgomberi sono stati 25. Quali i prossimi?
A stabilirlo, è stato spiegato, sarà una ricognizione sullo stato degli immobili. Ma in cima alla lista sembra essercene uno in particolare: “L’occupazione all’ex Meyer di via Luca Giordano – ha detto Giuffrida – è un’occupazione “di riguardo”, ci sono problemi di incolumità pubblica, che riguardano sia la sicurezza della struttura sia quella del vicinato”.