FIRENZE – 150.000 visitatori in quattro mesi, per la mostra “Ai Weiwei. Libero”, la prima grande retrospettiva italiana dedicata al celebre e controverso artista cinese, che ha chiuso i battenti ieri a Palazzo Strozzi.
In tutto nel 2016 a varcare la soglia dello storico spazio espositivo fiorentino sono stati in 360.000, stabilendo un vero e proprio record per la decennale esperienza della Fondazione diretta da Arturo Galansino.
Per quanto riguarda Ai Weiwei, dai sondaggi distribuiti in mostra, risulta che oltre il 97% del pubblico ha espresso un giudizio positivo sull’esposizione, mentre il 93% dichiara di voler tornare per le mostre future. Presente anche molto nuovo pubblico: il 44% del totale visitatori ha visto per la prima volta gli spazi espositivi di Palazzo Strozzi, in occasione della mostra Ai Weiwei. Libero, e oltre l’85% di loro dichiara di voler tornare. Imponente è risultata la presenza di un pubblico turista (42%), in linea con l’aumento dei flussi turistici registrati a Firenze, di questi circa il 20% ha dichiarato di essere venuto in città appositamente per visitare la mostra a Palazzo Strozzi.
Una serie di numeri positivi quindi che premiano la nuova vocazione al contemporaneo della struttura e soprattutto la gestione Galansino. “Credo che anche la reputazione di Strozzi abbia stimolato il successo di questa mostra – afferma il direttore della Fondazione – siamo riusciti a comunicare bene il contemporaneo finalment rendendolo accessibile ad un pubblico generalista”. Ascolta l’intervista ad Arturo Galansino >>
Sulla scia del successo di Ai Weiwei la fondazione torna subito all’attacco sul contemporaneo con la personale
“Bill Viola. Rinascimento elettronico”, in programma dal
10 marzo al 23 luglio 2017 per celebrale uno dei maestri della videoarte contemporanea. In mostra opere dagli anni settanta a oggi esposte in dialogo con l’architettura di Palazzo Strozzi e in un inedito confronto con grandi capolavori del Rinascimento, a cura di Arturo Galansino (direttore generale, Fondazione Palazzo Strozzi) e Kira Perov (direttore esecutivo, Bill Viola Studio).
Svelate anche le due mostre in programma tra 2017 e 2018: dal 22 settembre 2017 al 21 gennaio 2018 si torna a visitare il passato con “Cinquecento a Firenze”, ultimo atto della trilogia iniziata con Bronzino nel 2010 e Pontormo e Rosso Fiorentino nel 2014. La mostra, a cura di Carlo Falciani e Antonio Natali e allestita negli spazi del Piano Nobile, esporrà dipinti, sculture e disegni di artisti come Andrea del Sarto, Bronzino, Pontormo, Giorgio Vasari, Giambologna, Bartolomeo Ammannati, Santi di Tito.
Dal 20 ottobre 2017 al 21 gennaio 2018 invece gli spazi della Strozzina ospitano Utopie Radicali, un’esposizione dedicata all’eccezionale stagione creativa fiorentina del movimento radicale tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, che riunisce per la prima volta in un’unica mostra le opere visionarie di gruppi e personalità come 999, Archizoom, Remo Buti, Gianni Pettena, Superstudio, Ufo, Zzigurat.