FIRENZE – “E’ in atto un attacco politico da parte di alcuni movimenti che usano queste comunità di stranieri“. Spara ad alzo zero il sindaco di Firenze Dario Nardella contro il Movimento di Lotta per la Casa, reo di aver “pilotato” l’occupazione dell’ex convitto dei gesuiti al Parterre da parte di 80 migranti provenienti dall’ex mobilificio andato in fiamme a Sesto Fiorentino.
“Noi – dice chiaro e tondo il primo cittadino – non accettiamo tentativi di condizionamento da parte di soggetti che come il Movimento di lotta per la casa usano i disgraziati per fare pressioni sulle istituzioni”.
Gli occupanti hanno motivato la presa di possesso della struttura con il rifiuto delle sistemazioni proposte dai Comuni (circa 30 posti nelle strutture dell’emergenza freddo), chiedendo alle istituzioni “soluzioni definitive e non provvisorie”.
Di fronte a questo, il sindaco difende il modello fiorentino di accoglienza: “In due anni abbiamo dato, senza tensioni o confusione, asilo a 1.500 richiedenti; su tutta la provincia ne abbiamo 3.000 e 40 Comuni su 42 fanno il loro dovere sull’accoglienza. Il modello di Firenze è stato recuperato come modello di governo” ha aggiunto il sindaco.