FIRENZE – Famiglie messe in crisi dalla perdita del lavoro, che nel 65% si dicono costrette al lavoro nero o grigio per sodisfare le esigenze primarie dei figli. Il 37% vive in appartamenti maleodoranti e 44% sta al freddo in inverno perché non riesce a permettersi le spese del riscaldamento.
E’ l’identikit tracciato da Sunia e Cgil delle 700 famiglie assistite (su 925 totali) che hanno fatto richiesta di una casa popolare all’ultimo bando ERP del Comune di Firenze. Il 64% sono stranieri, soprattutto latinoamericani e albanesi. Tra gli italiani anche donne con minori uscite da una separazione, e anziani soli. In un quadro che per il capoluogo racconta di una emergenza abitativa costante: con oltre 4500 sfratti per morosità Firenze nel 2015 è stata 3/o in Italia e solo nei primi 4 mesi del 2016 ne sono previsti 600, di cui in media l’80% dovuti alla perdita del lavoro – e quindi di morosità incolpevole.
“Serve una politica non più emergenziale per la casa, con incentivi alla ristrutturazione e al recupero del patriminio pubblico -dice Laura Grandi del SUnia – e nel frattempo una moratoria agli sfratti per l’emergenza freddo”. >>> Ascolta
“Più in generale – aggiunge Carla Bonora, responsabile poliiche abitative della Camera del Lavoro di Firenze – è necessaria una gestione d’insieme del problema, attraverso politiche di welfare di sostegno alle famiglie: dal contrasto al lavoro nero al welfare per le famiglie. >>> Ascolta