SESTO FIORENTINO – “A breve ci confronteremo con la Prefettura, la questione è più urgente ora è trovare una soluzione per le 80 persone che hanno passato la notte in tenda”.
A parlare è il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, parlando stamani a Novaradio all’indomani dell’incendio scoppiato nella tarda serata di ieri nell’ex mobilificio Aiazzone in via Avogadro a Sesto.
Ascolta l’intervista al sindaco Lorenzo Falchi stamani a Novaradio
Il bilancio del rogo di ieri notte è di un morto e due feriti, mentre le altre 80 persone, per lo più stranieri, che erano presenti all’interno della struttura hanno trascorso la notte in due tende allestite dalla protezione civile, che ha fornito loro coperte, cibo e bevande calde.
L’allarme è scattato in tarda serata: i Vigili del fuoco sono intervenuti in forze con 35 uomini e più mezzi assieme a carabinieri, polizia, vigili urbani, e 118. L’unica vittima è un somalo di 44 anni, regolare in Italia: le sue condizioni erano apparse subito critiche: dopo essere stato a lungo rianimato è stato portato in ospedale ma ormai non c’era nulla da fare. Gli altri due ricoverati, per intossicazione dal fumo, non sarebbero in gravi condizioni. Ancora da stabilire le cause del rogo – forse una stufa accesa per riscaldarsi dal gelo intenso della scorsa notte.
Sul posto è arrivato anche il sindaco di sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, ha cercato soluzioni contattando anche i comuni vicini e la prefettura. Ma gli extracomunitari non hanno voluto andarsene, non volevano dividersi. Sono rimasti vicino all’ex capannone, dove sono stati montati due tendoni provvisori e anche un punto medico avanzato.
Stamani in Comune nuovo vertice per cercare di trovare una soluzione agli 80 rimasti accampati nella vicina piazza Marconi: “Siamo in stretto contatto con prefettura – ha detto il sindaco Falchi – a breve faremo il punto sulle opzioni. Ma la questione deve essere risolta ad un livello più alto. Sul nostro territorio non abbiamo la disponibilità di spazi sufficienti”.