TOSCANA -Non sarà facile trovare la quadra sul tracciato definito dell’autostrada tirrenica nella conferenza dei servizi annunciata per fine mese: governo e giunta regionale toscana dovranno fare i conti non solo con l’opposizione dei sindcai maremmani ma anche di parte dello stesso Pd, che chiede una sostanziale revisione dell’attuale progetto proposto dalla concessionaria Sat.
La richiesta arriva non delle opposizioni ma direttamente dall’interno del Pd, con il capogruppo Pd in consiglio regionale, Leonardo Marras, già presidente della provincia grossetana : “Vogliamo l’autostrada per accompagnare lo sviluppo del nostro territorio – afferma – ma la vogliamo fatta bene e non al ribasso. Il progetto presentato da Sat sono quelle che in Maremma si chiamano ‘nozze coi fichi secchi’ e nessuno può accettarlo” aggiunge, ricordando attaccando governo e regione. “Dire: ‘Il territorio è contrario ma il progetto strategico” – denuncia Marras – è come dire: ‘Vi asfaltiamo!’. E questo non può accettarlo nessuno!”
Il riferimento di Marras è all’accelerazione impressa ieri dal viceministro Riccardo Nencini: “Il tratto da Civitavecchia a Tarquinia e già completato: quello che abbiamo chiesto – ha detto – è di ripartire ora con i lavori da nord, da Livorno, e quindi dare il segno che ora diventa prioritario il tratto toscano“.
Un annuncio salutato con favore dall’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, ma che ha avuto l’immediato effetto di una reazione collettiva dei primi cittadini della zona, che preannunciano già le barricate per bloccare il progetto – criticano sia per il tracciato che per la possibile introduzione di un pedaggio. Di “atto di imperio” e di “notizia tragica” parla il sindaco di Grosseto Antofrancesco Vivarelli Colonna che parla “Il tracciato proposto – attacca – non solo non è condiviso dalla popolazione ma è una vera sciagura per la viabilità di tutta questa parte di Toscana. Una viabilità fatta per chi transita sul territorio ma non per chi lo vive”.