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Pacco bomba, investigatori sulla “pista del nord”

today03/01/2017

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palazzo giustizia tribunale firenzeFIRENZE – Sta meglio Mario Vece, l’artificiciere rimasto ferito a Capodanno dall’esplosione di un ordigno davanti alla libreria di Casapound. Secondo quanto appreso da fonti mediche l’agente, che ha perso una mano e riportato profonde ferite a un occhio, sta rispondendo positivamente alle terapie. L’uomo resta ricoverato in condizioni stabili nel reparto di terapia intensiva del Cto di Careggi. Dopo il suo arrivo in ospedale, il sovrintendente di polizia è stato sottoposto a un intervento chirurgico per le gravi lesioni alla mano e all’occhio destro, per il quale non è ancora possibile valutare una eventuale funzionalità. La prognosi resta riservata.

L’attenzione degli investigatori si starebbe concentrando sulla presenza di un timer, considerato una novità rispetto ai casi precedenti e che potrebbe anche segnare un salto di qualità in chi l’ha confezionata. Secondo i primi rilievi, all’interno dell’ordigno, posizionato tra le maglie della saracinesca della libreria ‘Il Bargello’ vicina a Casapound, non ci sarebbero stati oggetti metallici, come chiodi o bulloni, solitamente usati nelle bombe confezionate col preciso obiettivo di ferire le persone.

Per fare chiarezza sull’esatta dinamica dell’accaduto si attendono i risultati dei rilievi della polizia scientifica. Intanto le perquisizioni a carico di esponenti di area anarchica effettuate nei giorni scorsi a Firenze e in altre città della Toscana, non avrebbero portato al sequestro di materiale che al momento possa essere considerato collegato in modo diretto all’esplosione. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è a momento anche quella di un possibile coinvolgimento di ambienti anarchici del nord italia, che pù frequentemente hanno utilizzato ordigni a timer come quello rinvenuto a Firenze.

Scritto da: Redazione Novaradio


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