FIRENZE – “Se non cambia il Pd e la sua leadership l’operazione di Pisapia, di costruire un campo progressista a sinistra del partito, rischia di essere meramente ancillare e di servizio, di apparire come un soccorso a Renzi portato fuori tempo e fuori contesto”. Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e candidato alla segreteria del Partito democratico, commenta l’idea avanzata da Giuliano Pisapia.
“Campo Progressista – aggiunge – sarebbe un’operazione nobile che avrebbe un senso in un altro contesto”. Secondo Rossi, Pisapia ha ragione “quando dice che dal centrosinistra devono stare fuori Alfano e Verdini. Ma non basta. Il punto è riportare a sinistra l’asse politico e sociale del Partito democratico ed eleggere, attraverso il congresso, un nuovo segretario coerente con questo cambiamento”.
“Ciò che occorre è una politica sociale ed economica diversa da quella che si è seguita in questi anni. Scelte sbagliate hanno portato il nostro Paese, come oggi ci informa l’Istat e prima ancora il Censis e lo Svimez, ad essere, in Europa, quello dove sono maggiormente cresciute le disuguaglianze, l’area della povertà e del precariato.