Renziani sotto choc, Rossi rilancia la sfida per il congresso Pd

TOSCANA – In casa Pd i renziani fanno l’esame di coscienza, mentre la minoranza interna canta vittoria e si riapre anche la corsa per la leadership del partito. “Considerata la grande affluenza, è stato un voto politico” che “ha finito per essere un giudizio complessivo sulla politica del governo” ha detto stamani il sindaco di Firenze Dario Nardella alla trasmissione UnoMattina: “Non abbiamo saputo trasmettere carica innovazione che conteneva una riforma che avrebbe migliorato paese”. Il fronte del No, aggiunge “per quanto composito ha ora l’onere di indicare una strada perché trovo che sia corretto verso gli italiani non solo limitarsi a sostenere le ragioni della critica ma anche costruire un’alternativa”

E se la minoranza Pd scende direttamente in piazza con il comitato del NO, non risparmia critiche neppure il governatore toscano Enrico Rossi, già da mesi in campo per la corsa alla segreteria, che pure si era schierato per il sì anche se con molti distinguo. “Un’affluenza così alta e un risultato così netto indicano una scelta di fondo e ha vinto quello che qualcuno ha definito ‘patriottismo costituzionale’ che difende la Costituzione perché non si fida dei partiti né dei governi ancor meno dei personalismi”.

Poi lancia un messaggio di unità e rinnovamento al partito: “Rivolgo un appello ai compagni del no perché dialoghino con quelli del sì. Ora serve un partito più aperto ai drammi della società – aggiunge – e con un profilo di sinistra. E infine rilancia la sfida per la guida del Pd: “Una sconfitta così forte richiede un ripensamento dell’intero asse strategico del partito. Il tempo e le sfide richiedono un Pd diverso e una leadership molto diversa da questa attuale”.