TOSCANA – Nella patria del renzismo il sì alla riforma della Costituzione prevale con il 52,5%, ma la Toscana rimane isolata, se si eccettua Emilia-Romagna e Alto Adige, in un quadro che a livello nazionale restituisce una disfatta per i sostenitori della revisione costituzionale con uno scarto di venti punti: 59,11% per il no contro il 40,89% del sì.
Nonostante l’affermazione del sì, è la misura che preoccupa la dirigenza renziana. L’obiettivo dichiarato era eguagliare e perfino migliorare il risultato del Pd delle europaee del 2014: allora Pd e Sdi da soli ottennero il 56%, in un contesto di partecipazione però assai inferiore (68% contro il 74% degli elettori andati al voto ieri).
Se poi si guarda ai singoli territori, non sfugge come il quadro anche in Toscan è tutt’altro che omogeneo, anzi: il sì prevale di larga misura a Firenze (56%) e nel territorio della città metropolitana (), Siena, Arezzo, Prato e – seppure di stretta misura – a Pistoia e Pisa. Viceversa, il NO vince sia in territori governati dal M5S e dal centrodestra come a Livorno, Grosseto, ma sfonda largamente anche in roccaforti storiche del renzismo come Lucca e arriva fino al 58%.