FIRENZE – C’è anche Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che da anni si occupa del primo soccorso ai migranti, protagonista del documentario di Gianfranco Rosi ‘Fuocammare’, fra i premiati dell’edizione 2016 del Premio Galileo.
Il premio quest’anno infatti è stato assegnato a istituzioni, associazioni e persone che si sono particolarmente distinte nell’affrontare in maniera positiva il fenomeno delle migrazioni, la cui cerimonia si terrà stasera al Teatro della Pergola.
“Sull’immigrazione bisogna cambiare strategia” ha affermato il medico oggi alla conferenza stampa di presentazione del premio. “Dal momento in cui sono iniziate le operazioni come Mare Nostrum e Frontex” ha detto Bartolo “sapendo che ora le nostre navi sono a 20 miglia dalla Libia, i trafficanti non mettono più i migranti sui barconi ma su gommoni fatiscenti e schifosi, che affondano al primo colpo, così assistiamo a un aumento dei naufragi e delle morti”. Secondo il medico “bisogna andare a prenderli dall’altra parte: è difficile, ma se c’è buona volontà i problemi si risolvono”. >> Ascolta l’intervista di Pietro Bartolo ai microfoni di Novaradio
Tra i sette premiati per il 2016, oltre a Pietro Bartolo: il governo greco nella presona di Theodosis N. Pelegrinis, Ministro per l’Educazione, la ricerca e gli affari religiosi greci, per il lavoro svolto dalla Grecia nell’accogliere e fornire assistenza ai migranti; Irene Panagiotopoulou, Presidente della Croce Rossa di Kos; il movimento laico della Comunità di Sant’Egidio, nella persona del Prof. Marco Impagliazzo per l’impegno con i rifugiati; il Rabbino Capo della città di Firenze, Joseph Levi e il Presidente della Comunità Musulmana in Francia, Anouar Kbibech.