FIRENZE – Alle 21 di venerdì 2 dicembre il premier Matteo Renzi salirà sul palco di Piazza della Signoria per chiudere la campagna del “Sì” in attesa del voto per il referendum. Una piazza benaugurante dove nel 2014, chiudendo la campagna delle Europee, il Pd raccolse il 40 % dei consensi.
E proprio sulla location non è mancata la polemica in Consiglio comunale. Il Pd fiorentino, dei tre giorni disponibili stabiliti dal disciplinare licenziato via delibera dalla giunta, si è preso l’ultimo spazio disponibile. “Con poca eleganza il Pd si fa i regolamenti e se li usa: piazza Signoria, la piazza dei fiorentini, sarà per Renzi — attaccano i consiglieri di Sinistra in Consiglio. “Le regole che valgono per tutti dovrebbero essere scelte tutti insieme» aggiunge il M5S.
Polemiche a cui ha voluto replicare il sindaco Nardella: “Non capisco dove sia la discriminazione: abbiamo previsto tre giorni per l’uso della piazza. Un tempo che consente almeno una manifestazione per il ‘si’ e almeno una per il ‘no’. Abbiamo agito nel pieno rispetto delle leggi nazionali e delle regole comunali. In più lo abbiamo deciso con ampio anticipo, cioè mezzo mese di tempo per prepararsi”.
Intanto per oggi il Comitato per il no di Firenze ha organizzato un incontro con Ignazio Marino, ex sindaco di Roma. Appuntamento oggi alle 16.45 alla casa del popolo Il Progresso. Marino parlerà del suo libro “Un marziano a Roma” e delle ragioni del suo No nel referendum.
Sempre per il fronte del no, lunedì 28, sbarca a Firenze lo stato maggiore del M5S, con Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio, attesi nel capoluogo per il “Restitution Day”.