FIRENZE – Case occupate, migranti, detenuti, corruzione, omosessualità, fecondazione assistita questi i temi al centro dei sei i documentari italiani, in anteprima mondiale, in concorso alla 57/a edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario in programma dal 25 novembre al 2 dicembre.
Tra i documentari selezionati ‘Castro’ di Paolo Civati che racconta la storia dell’omonima occupazione abitativa romana per più di dieci anni rifugio per molte famiglie ed oggi sgomberata; ‘Hotel Splendid’ di Mauro Bucci sulla vita di un gruppo di migranti provenienti dalle coste africane, ospitato in una struttura per richiedenti asilo politico a Cesenatico; ‘La prima meta’ di Enza Negroni sulla squadra multietnica di rugby composta dai detenuti della Casa Circondariale Dozza di Bologna.
E poi ‘Mani nostre’ di Caterina Pecchioli, un’indagine sul rapporto degli italiani con la corruzione portata avanti dalla regista durante un lungo viaggio in treno dal punto più a nord a quello più a sud d’Italia; ‘Vergot’ di Cecilia Bozza Wolf su una famiglia di agricoltori di una valle alpina dalla cultura estremamente conservatrice alle prese con l’omosessualità del figlio più giovane; ‘Vita Nova’ di Danilo Monte e Laura D’Amore sull’esperienza di fecondazione assistita vissuta dagli autori stessi.
I documentari competeranno per i seguenti premi: ‘CG Entertainment – Cinemaitaliano.info’ (che consiste nella distribuzione in dvd nelle librerie); ‘Gli Imperdibili’ (il documentario vincitore sarà proiettato nei cinema d’essai della Toscana) e il premio in denaro assegnato dall’Istituto Sangalli di Firenze dedicato all’opera che rappresenta “il dialogo tra culture e religioni diverse”.