FIRENZE – Stop alla costruzione di case Passerini. Il TAR della Toscana ha parzialmente accolto il ricorso per conto di Wwf, Italia Nostra e Forum Ambientalista (cui si è aggiunto il Comune di Sesto della giunta Falchi) e ha annullato l’autorizzazione concessa nel 2015 dalla Città Metropolitana allarealizzazione dell’impianto per il trattamento dei rifiuti.
Non perché vi siano carenze nello studio di impatto ambientale – quella parte del ricorso non è stato accolta – ma piuttosto per irregolarità nella fase di autorizzazione e nel non aver considerato i rilievi urbanistici segnalati dal Comune di Sesto. “Non è stato coinvolto il Comune di Sesto – ha spiegato Claudio Tamburini, avvocato che ha promosso il ricorso – con il quale doveva essere stilato secondo le norme un accordo di copianificazione, ed invece questo ruolo è stato completamente ignorato”.
Esulta il fronte del “no”. “La sentenza dà finalmente di nuovo spazio alla politica: adesso rimettiamoci intorno a un tavolo e discutiamo di alternative” dichiara il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi. Che avverte: “Non si pensi sia sufficiente rifare da capo la procedura amministrativa, il Comune di sesto dovrà essere coinvolto”. “Questa sentenza – ha aggiunto – dà alle istituzioni una grande opportunità, di tornare su una scelta sbagliata che dicevano non potesse essere cambiata”. “Una vittoria importante che ribadisce una cosa che diciamo da anni: senza la gente non si decide niente” si dice in una nota delle Mamme No inceneritore.
I giudici amministrativi scrivono che alla costruzione del termovalorizzatore – per ora ancora alle fasi preliminari – non si è affiancata la realizzazione delle opere di mitigazione previste: ovvero il bosco e il parco della Piana inseriti nel Pit, il Piano d’indirizzo territoriale con cui la Regione ha dato il via libera condizionato all’opera.
Le conseguenze della sentenza sono ancora tutte da valutare: i lavori affidati al consorzio Q-Thermo (Quadrifoglio e la multiutility Hera) sicuramente dovranno fermarsi, e l’iter probabilmente ricominciare daccapo. Ciò che però sembra emergere è che la costruzione dell’impianto non potrà partire se non sarà realizzato anche il Parco della Piana.
Solo nel pomeriggio è arrivato un primo commento da parte di Q-Thermo, il consorzio incaricato della realizzazione e gestione dell’impianto. “La sentenza del Tar della Toscana sull’inceneritore di Firenze – si legge in una breve nota – conferma la realizzazione dell’impianto nel sito di Case Passerini ed obbliga gli enti preposti alla realizzazione dei boschi della piana, come previsto dagli accordi di programma”.
Un’interpretazione diversa è quella data dall’associazione Amici della Terra. “La sentenza – dice Sergio Gatteschi – pone fine a tutte le considerazioni terroristiche portate avanti dai comitati negli anni per avversare il termovalorizzatore: non una delle argomentazioni dei comitati su aria, salute, gestione dei rifiuti, è stata accolta”. “Ora dovranno essere sanate le vicende amministrative – aggiunge – confidiamo nella capacità di tutte le parti in causa di procedere in tempi brevi”.