FIRENZE – “La Costituzione è la casa comune di tutti, non può essere piegata a vantaggio di qualcuno o qualcosa, e non può essere contingente”. Così Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil intervenendo stamnia Firenze all’evento “Perché NO” in un’Obihall affollato da circa 1400 persone.
“Noi chiediamo agli iscritti della Cgil di votare no, ma non lo imponiamo,” ha ricordato Camusso, aggiungendo: “C’è bisogno di un grande esercizio di democrazia mentre nella seconda parte della Costituzione così come è stata riscritta si abbassa il livello di democrazia“. >>> Ascolta
Duro anche l’affondo alla personalizzazione della consultazione: “Dire, come ha detto
il presidente del Consiglio – ha detto – il governo dipende dal voto sul referendum costituzionale,
delegittima il Parlamento” perché, ha spiegato, “il governo è nominato dal Parlamento: l’idea che tutto ruoti e giri intorno alla persona del presidente del Consiglio a me suona come il cambiamento della natura repubblicana”.
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Sul palco anche
il costituzionalista Ugo de Siervo, che ha invitato a “valutare la riforma per quel che è veramente, non sulla base degli slogan”. “Il Parlamento – ha spiegato – è svuotato dei suoi poteri a favore del governo, e il Senato è stato disegnato per dare il meno noia possibile, fatto di senatori non eletti costretti a lavorare a mezzo servizio”. All’attacco lo
storico dell’arte Tomaso Montanari: “Il testo ruota attorno alla figura del “capo” dell governo, così si passa dalla costituzione scritta con il sangue dei partigiani a quella scritta con la saliva dei cortigiani”.
Tra i più applauditi il
presidente nazionale dell’Anpi, Carlo Smuraglia. “E’ stata fatta una grande campagna – ha ricordato – per dire che c’erano dei turbamenti, dei dissensi nell’Anpi. L’Anpi ha questa sorte: quando è sugli spalti, viene considerata; altre volte invece ci sono
delle giovanotte che la paragonano a Casa Pound”. “E’ necessario votare no – ha insistito – per ribadire di essere cittadini e non sudditi”