TOSCANA – Le aziende agricole che non rispettano i diritti fondamentali dei lavoratori non potranno accedere o mantenere i finanziamenti europei: è uno dei punti chiave del protocollo d’intesa promosso dalla Regione Toscana per contrastare il fenomeno in agricoltura.
Gli strumenti previsti dal Protocollo si intrecceranno con le norme della nuova legge approvata qualche giorno fa alla Camera. “Il caporalato e lo sfruttamento devono essere combattuti con forza e rigore – ha detto il presidente della Regione, Enrico Rossi – in Toscana con queste cose non si scherza”. >>> Ascolta
In più si prevede
raccolta di dati, potenziamento e integrazione negli interventi di ispezione, prevenzione e controllo, elenchi ufficiali di fornitori e prestatori di opera, promozione e valorizzazione delle aziende virtuose.
A siglare l’i
ntesa – la prima del genere in Italia – anche Inps, Ministero del Lavoro, Inail, Cgil, Cisl, Uil, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Toscane. “Nostro obiettivo – ha sottolineato l’assessore all’agricoltura Marco remaschi – è garantire le imprese che rispettano le regole”.
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