MILANO – L’aumento di capitale di Mps “idealmente partirebbe i primi 7-8 giorni di dicembre, se ci sono condizioni di mercato l’obiettivo è quello”. Lo ha detto Marco Morelli, amministratore delegato di Mps, tracciando la tempistica della ricapitalizzazione della banca in base al piano presentato ieri in Cda, e che prevede una ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro. “Ora parte il road-show che durerà 10-12 giorni per presentare il piano” ha affermato, mentre la conversione dei bond si farà “dopo l’assemblea”. L’aumento di capitale di Mps verrà fatto “entro la fine dell’anno purché ci siano condizioni di mercato fattive”.
Mentre Morelli iluustrava il piano, il titolo è andato sulle montagne russe: dopo aver segnato un +9,51 in preapertura, è entrato agli scmbi segnando a ripetizione impennate di prezzo (fino al +20% e 0,41 euro ad azione) e stop per eccesso di rialzo. Riammessa agli scambi dopo una lunga sospensione, si è allineata al resto del mercato, e al momento perde il 9%. Ritmi frenetici e forti scambi con un volume di oltre 230 milioni di pezzi: è passato di mano quasi l’8% del capitale.
“Ci sentiamo tranquilli che questa operazione avrà buon fine” ha detto, aggiungendo poi: “Alcuni anchor investor hanno già contattato gli advisor di Mps“. Il nuovo ad ha anche ha mostrato una disponibilità condizionata al piano di salvataggio avanzato dall’ex ministro Corrado Passera: “Massima apertura a considerare chiunque possa dare un contributo all’operazione e al rafforzamento patrimoniale della banca”. “Siamo aperti a qualsiasi manifestazione di interesse – ha ribadito Morelli – e disposti a valutare qualsiasi proposta, nel contesto che abbiamo in mente, cioè ciò che io ho presentato a voi”. Riguardo poi la ricerca di un partner bancario, Morelli ha detto che considerazioni del genere devono essere fatto solo dopo aver raggiunto l’obiettivo di ridare ad Mps “un ruolo rilevante sul territorio nazionale” nel “servire suoi 4,6 milioni di clienti”.
Morelli ha incontrato i sindacati questa mattina alle 7 a Milano per presentare le linee guida del nuovo piano industriale. “Siamo fiduciosi nel nuovo corso – dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi – e il fatto che siano previste nuove assunzioni è di buon auspicio. Le uscite dovranno invece essere gestite attraverso prepensionamenti volontari e incentivati”. “Accettiamo la sfida – dice il segretario generale Uilca, Massimo Masi – consapevoli che il percorso che ci attende non sarà né facile né agevole”. “Quello di Mps è un piano ricco di buone intenzioni. Adesso occorre lavorare tutti nella giusta direzione” è il commento il segretario della First Cisl Giulio Romani: “Un piano di difficile realizzazione – fa notare – com’è naturale vista la situazione della banca, ma che si prefigge di agire attraverso percorsi condivisi, che non può che trovarci concordi”.
